Épisodes

  • #27 Hopper -Uno sguardo sull'America di inizio '900
    Feb 8 2025
    In questa puntata vi parliamo del pittore americano Edward Hopper, pittore, incisore e illustratore vissuto tra il 1882 e il 1967. Sebbene sia arrivato tardi al successo, Hopper è oggi ritenuto uno degli artisti più rappresentativi della tradizione americana, in grado di creare, attraverso l’uso sapiente degli schemi compositivi e della forza espressiva della luce, opere iconiche in cui il tempo sembra essersi fermato. Di fronte alle opere di Hopper lo spettatore, pur osservando scene di vita quotidiana, tende a porsi domande e a rilfettere sulla condizione umana grazie al particolare uso della luce che colpisce indistantamente edifici e figure umane creando un alone di mistero.

    Le tappe del nostro discorso sono: l’influenza della pittura impressionista, l’importanza della figura femminile, il confronto con la pittura metafisica di De Chirico e il processo creativo.

    Link opere
    E. Hopper – Nude Crawling into Bed
    E. Hopper – Summer Interior
    E. Hopper – Night Shadows
    E. Hopper – Evening Wind
    E. Hopper - Cape Cod Evening
    E. Hopper – Eleven A.M.
    G. De Chirico - La matinée angoissante

    Music by Giorgio Di Campo
    Bossa Blue for you
    Billys Blues session

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    14 min
  • #26 Munch, Van Gogh, Kirchner, Bacon e...il Gattopardo
    Dec 15 2024
    Cosa c'entra Munch con Van Gogh, Kirchner o Bacon?
    Continuando il viaggio tra le opere di Munch, in questa puntata mettiamo a confronto artisti molto diversi tra di loro, ma accomunati dalla volontà di esprimere attraverso la pittura la propria interiorità. Artisti che hanno avuto vite travagliate trasmettendo nelle loro opere tutto il loro tormento e il loro disagio esistenziale, sentimenti che assumono un valore universale.

    Ad arricchire la puntata un confronto tra due balli: "La danza della vita" di Munch (1899-1900) e il valzer del celebre film "Il Gattopardo" di Luchino Visconti (1963). Il primo, espressione del risvolto negativo dell'amore e della sofferenza che é destinato a provocare, incarnata dalla donna vestita di nero che assiste impassibile alla scena; il secondo, rappresentazione della presa di coscienza del Principe di Salina, il quale comprende di essere simbolo della fine di un'epoca in bilico tra passato e futuro, tra la vita e la morte, binomio onnipresente nei quadri del pittore norvegese.

    Infine vi parliamo dell'ultimo periodo di produzione di Munch, il quale si apre alla possibilità di andare oltre lo stato d'animo che aveva contraddistinto tutta la sua vita, attraverso una riformulazione del proprio linguaggio, quasi a suggerirci che l'arte non è solo rappresentazione, espressione e condivisione, ma anche superamento.

    Link opere
    E. Munch – Pubertà
    E.L. Kirchner – Marzella
    F. Bacon – Studio dal ritratto di Innocenzo X
    Van Gogh - La notte stellata
    E. Munch – Notte stellata
    E. Munch – La danza della vita

    Music by Giorgio di Campo
    Bossa Blue for you
    Billys Blues session

    Music by Dmitri Shostakovich
    The second Waltz

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    18 min
  • #25 Munch - L'espressione del disagio esistenziale
    Nov 4 2024
    L’espressione del malessere interiore raggiunge con Edvard Munch uno dei suoi picchi più alti.
    Segnato da un’infanzia afflitta dal dolore e dalla perdita, Munch diviene terreno fertile per quella tendenza di metà Ottocento tesa a favorire lo spostamento verso l’interiorità dell’artista nella ricerca dell’oggetto da rappresentare. Il bisogno di esprimere il proprio disagio si traduce in opere cariche di espressività, in cui la linea, il colore e anche la disposizione delle figure nello spazio, divengono elementi funzionali a comunicare la realtà vista attraverso la dimensione interiore dell’artista.
    In Munch il disagio non è solo personale, ma è inteso come uno stato emotivo che coinvolge tutta la società in cui egli vive. La critica alla morale e alle abitudini borghesi è in questo senso rivelatrice, in quanto smaschera l’ipocrisia della classe media che spesso ostacola la reale affermazione dell’individuo.
    L’eredità di Munch viene raccolta in prima battuta dall’Espressionismo tedesco, ma ancora oggi possiamo cogliere la forza comunicativa delle sue opere, come se di quel famoso “urlo” ne sentissimo ancora l’eco.

    Link opere
    L'urlo 1893
    Melanconia 1894
    La bambina malata 1885-86
    Madonna 1894-95
    Sera sul viale Karl Johan 1892
    La tempesta 1893

    Music by Giorgio Di Campo
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    13 min
  • #24 Modigliani - L'artista maledetto
    Aug 1 2021
    In questa puntata vi parliamo di Amedeo Modigliani, uno degli artisti italiani più amati al mondo. Nato a Livorno nel 1884, si trasferisce a Parigi all’età di ventidue anni, dove conduce una vita sregolata segnata da problemi legati all’alcool, ai soldi, agli scandali e ai rapporti con le donne.
    Scultore e pittore, Modì, come lo chiamano i francesi, guarda con interesse artisti come Cézanne e Gauguin, ma anche i Macchiaioli, i grandi maestri del gotico senese e del rinascimento italiano, così come risulta evidente nei suoi lavori l’influenza dell’arte egizia e negra; il suo stile però rimane unico ed egli non entra a far parte di nessun movimento.
    Importanti nella produzione di Modigliani sono i ritratti e i nudi, opere di grande bellezza in cui l’indifferenza ai valori chiaroscurali, l’uso costruttivo del colore, le scelte cromatiche, i colli lunghi, la dimensione intimista e il delicato equilibrio tra eleganza ed erotismo, sono tutti elementi che caricano di espressività corpi e volti di soggetti con cui l’artista, dipingendo, sembra voler instaurare un dialogo che lo porti a intravedere l’anima del suo interlocutore.

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    Testa del Guggenheim Museum di New York: urly.it/3f17g
    Ritratto di Paul Alexandre: urly.it/3f17h
    Madonna con il collo lungo di Parmigianino: urly.it/3f17j
    Ritratto di Paul Guillame: urly.it/3f17k
    Nudo sdraiato: urly.it/3f17m
    Ritratto di Beatrice Hastings: urly.it/3f17n
    Ritratto di Jeanne Hebuterne con cappello: urly.it/3f17p
    Video sul caso dei falsi di Modigliani: urly.it/3f17q
    Articolo sul caso dei falsi di Modigliani: urly.it/3f17r
    Immagine di copertina - Ritratto Jeanne con camicia bianca: urly.it/3f17t pic of Kent Baldner on Flickr

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    19 min
  • #23 La pittura metafisica di De Chirico
    Jul 1 2021
    Questa puntata è dedicata a Giorgio De Chirico, considerato il massimo esponente della pittura metafisica. Traendo ispirazione dal mito greco e dal pensiero del filosofo Nietzsche, dopo un primo avvicinamento alle Avanguardie europee, preferisce virare in favore di un’arte meno concentrata sugli aspetti linguistici e più orientata alle questioni filosofiche.

    L’accostamento di oggetti e contesti senza un legame logico, la mancanza di coerenza tra gli scorci prospettici, le lunghe ombre e l’assenza della figura umana, oltre a dare alle opere un accento malinconico, sono gli ingranaggi del meccanismo con cui l’artista porta lo spettatore al di là della realtà fenomenica per conoscere l’anima delle cose.

    Le piazze desolate divengono il palcoscenico sul quale figure enigmatiche che ricordano tanto le statue antiche quanto i manichini da sartoria sono attori silenziosi, specchio forse di una tradizione pittorica che tenta di riemergere per offrire una nuova interpretazione della modernità.

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    Enigma di un pomeriggio d’autunno: urly.it/3dsxk
    Le muse inquietanti: urly.it/3dsxf
    Canto d’amore: urly.it/3dsxg
    Ettore e Andromaca: urly.it/3dsxq
    Il sogno di Tobia: urly.it/3dsxm
    Interno metafisico con palla e biscotti: urly.it/3dsxn
    I bagni misteriosi (presso la Triennale di Milano): urly.it/3dsxh
    Max Klinger – Un guanto: urly.it/3dsxp
    Cavalli in riva al mare: urly.it/3dsxs

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    19 min
  • #22 Umberto Boccioni e il Futurismo
    Jun 1 2021
    In questa puntata vi parliamo di Umberto Boccioni, uno degli artisti italiani più conosciuti nonché uno dei più noti esponenti del Futurismo; l’estetica della velocità che l’avanguardia milanese andava affermando, si esprime con Boccioni nella simultaneità tra visione percettiva e visione interiore, secondo quella che egli stesso definisce “poetica degli stati d’animo”.

    La tecnica divisionista, il tratto di Munch, le suggestioni simboliste, le sculture di Medardo Rosso, l’incontro con il Cubismo e il pensiero del filosofo Bergson, costituiscono per Boccioni gli ingredienti fondamentali della sua evoluzione artistica, mentre luoghi e figure ricorrenti quali ad esempio la periferia di Milano, il cavallo, la madre, lo interessano in quanto pretesti per rappresentare la forza vitale del dinamismo, sempre più inteso come un flusso continuo e universale che coinvolge tutto, anche gli oggetti statici. La compenetrazione del soggetto con lo spazio circostante e l’unificazione atmosferica degli elementi sono le vie attraverso le quali l’artista reggino giunge a sintetizzare il movimento, tanto nella pittura quanto nella scultura.

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    Manifesto del Futurismo: https://tinyurl.com/ytxhr4et
    La città che sale: https://tinyurl.com/ye6bxumj
    Forme uniche della continuità dello spazio: https://tinyurl.com/nx6shz2s
    Materia: https://tinyurl.com/x42mjwm7
    Stati d’animo. Gli addii https://tinyurl.com/twpzakb7
    Stati d’animo. Quelli che vanno: https://tinyurl.com/5ufsesym
    Stati d’animo. Quelli che restano: https://tinyurl.com/45dv9fc9
    L’uomo che cammina (Rodin): https://tinyurl.com/vu2amw
    Sviluppo di una bottiglia nello spazio: https://tinyurl.com/vdnsm23k

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  • #21 La scultura esistenzialista di Alberto Giacometti
    May 1 2021
    In questa puntata vi parliamo di Alberto Giacometti. Definito da Sartre "l’artista esistenziale per eccellenza", può essere annoverato tra i più originali interpreti di quel clima di sfiducia e crisi dei valori che attraversa l’Europa nel secondo dopoguerra.

    La sua ricerca artistica vuole definire i limiti entro i quali la trasformazione della figura umana, nell’atto della rappresentazione, consenta di preservarne l’essenza. La ferma intenzione di rendere con la scultura l’identità di un soggetto attraverso l’individuazione dei suoi elementi essenziali, lo guida in un viaggio che, partendo dalla raffigurazione di una reminiscenza, termina nel tentativo di fissare nella materia l’idea del soggetto stesso. Le dimensioni delle sue sculture assecondano l’evolversi di questa tensione artistica. Infine, le sue sculture filiformi rappresentano la sintesi del processo riduttivo e deformante con il quale Giacometti interviene sulla materia ed esprimono la fatica ad esistere dell’uomo contemporaneo che, nel suo avanzare, quasi scompare.

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    Link “Sfera sospesa” 1930: https://tinyurl.com/hajs2bru
    Link “La coppia” in bronzo: https://tinyurl.com/4s3c2scp
    Link opere di piccole dimensioni con grande piedistallo: https://tinyurl.com/vrnmzy79
    Link “L’uomo che cammina”: https://tinyurl.com/25w4xnyw
    Link opera di Rodin “L’homme qui marche”: https://tinyurl.com/4yjj9a4d
    Link “Ombra della sera (scultura etrusca): https://tinyurl.com/3drvv24p
    Link ritratto dello scrittore Jean Jenet: https://tinyurl.com/dwsv5mze
    Link documentario sul metodo di lavoro di Giacometti: https://tinyurl.com/yh2vz2xm
    Link documentario “Il caso dei falsi Giacometti”: https://tinyurl.com/35nb4fre
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    Immagine di copertina: Foto scattata presso la Fondazione Beyeler di Basilea: https://tinyurl.com/d4evbpdu

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  • #20 Calder - Il re del fil di ferro
    Apr 1 2021
    Lo scultore Alexander Calder mostrò fin da piccolo una grande inventiva, nonché una notevole capacità di creare oggetti e personaggi assemblando materiali di scarto.
    Il suo circo sembra essere il momento in cui la dimensione del gioco e quella dell’arte si saldano definitivamente per divenire una costante del suo lavoro.

    Con i suoi Mobiles la scultura perde piedistallo, pesantezza e immobilità, per ridefinirsi in strutture filiformi sospese, in cui la mobilità dei frammenti colorati che animano la composizione aggiunge all’elemento astratto un respiro poetico. Il movimento, dapprima meccanico e successivamente naturale, diviene l’elemento che permette infinite configurazioni dell’opera, i cui elementi si dispongono e ridispongono creando figure e ritmi sempre diversi.

    L’idea di scultura come assemblaggio si concretizza anche attraverso gli Stabiles, sculture astratte simili ad animali fantastici, grazie alle quali l’artista conquista lo spazio pubblico ed esplora nuove possibilità di intendere il movimento nel rapporto tra opera e contesto.

    Link sostieni Art and Talk: https://it.tipeee.com/art-and-talk

    Link il circo Calder: https://bit.ly/2PbcrNh
    Link Mobiles di Calder: https://bit.ly/2PhEEli
    Link Trappola per aragosta e coda di pesce (1939) : https://bit.ly/39sOqrQ
    Link Studio di Mondrian: https://bit.ly/31yXneF
    Link Costellazioni di Mirò: https://bit.ly/3sDH3VX
    Link Stabiles: https://bit.ly/31vq7VA
    Link Teodelapio (1962): https://bit.ly/3sHoT5W
    Link video Fontana di mercurio (1937) : urly.it/3c3yz

    Immagine di copertina:
    Alexander Calder _ Double Gong, 1953. Metal and paint 2
    Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.0/
    link fonte: https://www.flickr.com/photos/rocor/33546844048/in/photostream/

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