La notte del 1° febbraio 1980, mentre tornava a casa dopo una serata con gli amici, muore in un incidente stradale sull’Appia Antica Romolo Valli: una settimana dopo avrebbe compiuto 55 anni. Valli era stato uno dei più grandi attori italiani del secondo Dopoguerra, conosciuto e amato non solo per le sue interpretazioni sul palcoscenico, con la storica Compagnia dei Giovani, ma anche per i ruoli, secondari ma indimenticabili, sul grande schermo, dove ha recitato con i più grandi registi dell’epoca, da Visconti a De Sica, da Bertolucci a Leone. In occasione dei 100 anni dalla sua nascita, il 7 febbraio del 1925 a Reggio Emilia, nel podcast «Dalla parte di Romolo» ci siamo messi sulle tracce di questo grande interprete definito «violentemente emiliano», ma capace anche di un rigore e una serietà assoluti. Per farlo siamo stati nei luoghi della sua infanzia e abbiamo incontrato persone che lo hanno conosciuto, sfiorato, visto a teatro o lavorato con lui. Con loro abbiamo parlato, anche, di quelli che sono stati i suoi tre più grandi amori: la mamma Matilde, Giorgio De Lullo, il regista suo compagno di vita, e lo scrittore francese Marcel Proust.