• E146: Riparte il Nucleare in Italia, Salari Reali in Crescita dopo 4 anni e PNRR speso solo 30%

  • Feb 10 2025
  • Durée: 14 min
  • Podcast

E146: Riparte il Nucleare in Italia, Salari Reali in Crescita dopo 4 anni e PNRR speso solo 30%

  • Résumé

  • Nell’episodio di questa settimana di Finanza, Pizza, e Mandolino, Carlo Giannone e Francesco Rassu esplorano alcuni dei temi più caldi del momento:1. Riparte il nucleare: accordo strategico fra Enel, Ansaldo e Leonardo L’Italia ha avviato la ripartenza nucleare con la costituzione di una newco dedicata ai minireattori, frutto dell’accordo tra Enel, Ansaldo Energia e Leonardo. La nuova società prevede una suddivisione delle quote: Enel 51%, Ansaldo Energia 39% e Leonardo 10%. Il progetto, supportato dal MEF e guidato da Giancarlo Giorgetti, punta a sviluppare Small Modular Reactor (SMR) e Advanced Modular Reactor (AMR), con obiettivi fissati per il 2030 e target energetici che si estendono fino al 2050, mirando a una quota nel mix elettrico che potrebbe crescere dall’11% fino a proiezioni ambiziose del 22%. 2. Salari reali in crescita: un cambiamento dopo 4 anni di sfide Secondo gli ultimi dati ISTAT, nel 2024 le retribuzioni orarie dei lavoratori dipendenti in Italia sono aumentate in media del 3,1% rispetto all’anno precedente, superando il tasso di inflazione stimato all’1%. Nel settore industriale, i salari hanno registrato un incremento del 4,6%, mentre nei servizi privati è cresciuto del 3,4%; l’agricoltura ha visto un aumento più modesto dell’1,3%, e i dipendenti pubblici hanno mantenuto retribuzioni sostanzialmente invariate. Nonostante questo segnale positivo, il divario persiste: dal 2021 i prezzi sono saliti del 16,8% contro un aumento salariale dell’8,2%, con il 50% dei lavoratori ancora legato a contratti scaduti. Nel confronto internazionale, la perdita di potere d’acquisto in Italia è del -6,9% contro il -2,5% in Spagna e il -2% in Germania, evidenziando la necessità di ulteriori riforme contrattuali.3. PNRR sotto pressione: solo il 30% dei fondi spesi Nonostante il PNRR metta a disposizione 194 miliardi di euro, l’Italia ha erogato solo circa 58 miliardi, pari al 30% del totale, in più di tre anni e mezzo dall’approvazione del piano. I dati rivelano una spesa fortemente disomogenea: infrastrutture e imprese hanno beneficiato di investimenti intorno al 46-47%, mentre settori chiave come la transizione ecologica hanno ricevuto solo l’8%, cultura e turismo l’11%, e la salute il 14%. Questi ritardi, dovuti a inefficienze burocratiche e a una gestione opaca dei fondi, rischiano di compromettere il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di crescita economicaNon perdete questo nuovo episodio ricco di informazioni! Se vi è piaciuto, lasciate una recensione e condividilo con amici e colleghi!

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