Un altro personaggio di quegli anni, invece, una traccia la lascia.In verità, qualcosa più che una traccia, visto che ne rivendica la paternità: il bandito Salvatore Giuliano. In via Pozzo del Grillo, venne infatti rinvenuto un manifesto che attribuisce al bandito l’attentato alla Camera del Lavoro. La morte di Casarrubea, onesto lavoratore, che si adoperava nella sede sindacale di Partinico per aiutare altri lavoratori come lui nel disbrigo di pratiche per reclamare il rispetto dei loro diritti, non fu comunque vana. Il figlio, nel corso di questi ultimi venti anni, in memoria del padre, per poterlo conoscere meglio e capire il perché di quell'assurda morte, ha creato un archivio che consta di circa 30.000 documenti provenienti da Washington, da Londra, dalla Slovenia, da Roma, dall'Ungheria, che, appartenenti ai servizi dell'intelligence, dopo così tanto tempo sono stati declassificati.