Épisodes

  • Rixi "Dobbiamo far tornare a sognare i nostri giovani"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - “Dal punto di vista delle infrastrutture la Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove ad esempio Anas ha investito di più, per la prima volta credo nella storia del paese, e sicuramente anche sul fronte ferroviario. Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno, per le talpe per fare le gallerie ma che sono ripartiti. È evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo Stretto perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare sostanzialmente la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese. Per noi è fondamentale perché vuol dire nei periodi di punta impiegarci tre minuti per attraversare lo stretto invece che quasi due ore o a volte anche più di due ore. È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmierare i voli aerei, vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione sugli insediamenti industriali. Vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete ad alta velocità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente. È un unicum significherebbe cambiare la mentalità al paese". Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo.
    "Noi dobbiamo essere un Paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia è ancora quell'Italia che sa stupire, che sa fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro dell’Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare, sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere i protagonisti e non comparse - aggiunge -. Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose”. “Bisogna accettare delle sfide - sottolinea Rixi - e fare in modo che il nostro paese possa diventare sempre di più un paese all'avanguardia e possa far tornare a sognare i nostri giovani e soprattutto a sognare che qua possono avere un futuro. Perché se noi non lasciamo il paese più ricco di come l'abbiamo trovato rischiamo di determinare poi la povertà delle prossime generazioni. Quindi le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta in tutto il Mezzogiorno d'Italia. E’ un'opera complessa, sicuramente avvenieristica, però sono le grandi cose che fanno grandi un paese. Se no, vuol dire che noi ci dobbiamo abituare aessere un paese in lento declino, come purtroppo ogni tanto si sta abituando il continente europeo, che è l'unico continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nipoti può essere in un continente che non cresce. Quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno. Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose ed avere un progetto comune”. xd6/vbo/gtr
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    3 min
  • Rixi "Dobbiamo far tornare a sognare i nostri giovani"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - “Dal punto di vista delle infrastrutture la Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove ad esempio Anas ha investito di più, per la prima volta credo nella storia del paese, e sicuramente anche sul fronte ferroviario. Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno, per le talpe per fare le gallerie ma che sono ripartiti. È evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo Stretto perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare sostanzialmente la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese. Per noi è fondamentale perché vuol dire nei periodi di punta impiegarci tre minuti per attraversare lo stretto invece che quasi due ore o a volte anche più di due ore. È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmierare i voli aerei, vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione sugli insediamenti industriali. Vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete ad alta velocità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente. È un unicum significherebbe cambiare la mentalità al paese". Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo.
    "Noi dobbiamo essere un Paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia è ancora quell'Italia che sa stupire, che sa fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro dell’Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare, sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere i protagonisti e non comparse - aggiunge -. Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose”. “Bisogna accettare delle sfide - sottolinea Rixi - e fare in modo che il nostro paese possa diventare sempre di più un paese all'avanguardia e possa far tornare a sognare i nostri giovani e soprattutto a sognare che qua possono avere un futuro. Perché se noi non lasciamo il paese più ricco di come l'abbiamo trovato rischiamo di determinare poi la povertà delle prossime generazioni. Quindi le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta in tutto il Mezzogiorno d'Italia. E’ un'opera complessa, sicuramente avvenieristica, però sono le grandi cose che fanno grandi un paese. Se no, vuol dire che noi ci dobbiamo abituare aessere un paese in lento declino, come purtroppo ogni tanto si sta abituando il continente europeo, che è l'unico continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nipoti può essere in un continente che non cresce. Quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno. Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose ed avere un progetto comune”. xd6/vbo/gtr
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  • Rixi "Dobbiamo far tornare a sognare i nostri giovani"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - “Dal punto di vista delle infrastrutture la Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove ad esempio Anas ha investito di più, per la prima volta credo nella storia del paese, e sicuramente anche sul fronte ferroviario. Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno, per le talpe per fare le gallerie ma che sono ripartiti. È evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo Stretto perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare sostanzialmente la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese. Per noi è fondamentale perché vuol dire nei periodi di punta impiegarci tre minuti per attraversare lo stretto invece che quasi due ore o a volte anche più di due ore. È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmierare i voli aerei, vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione sugli insediamenti industriali. Vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete ad alta velocità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente. È un unicum significherebbe cambiare la mentalità al paese". Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo.
    "Noi dobbiamo essere un Paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia è ancora quell'Italia che sa stupire, che sa fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro dell’Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare, sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere i protagonisti e non comparse - aggiunge -. Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose”. “Bisogna accettare delle sfide - sottolinea Rixi - e fare in modo che il nostro paese possa diventare sempre di più un paese all'avanguardia e possa far tornare a sognare i nostri giovani e soprattutto a sognare che qua possono avere un futuro. Perché se noi non lasciamo il paese più ricco di come l'abbiamo trovato rischiamo di determinare poi la povertà delle prossime generazioni. Quindi le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta in tutto il Mezzogiorno d'Italia. E’ un'opera complessa, sicuramente avvenieristica, però sono le grandi cose che fanno grandi un paese. Se no, vuol dire che noi ci dobbiamo abituare aessere un paese in lento declino, come purtroppo ogni tanto si sta abituando il continente europeo, che è l'unico continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nipoti può essere in un continente che non cresce. Quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno. Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose ed avere un progetto comune”. xd6/vbo/gtr
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  • Rixi "Legame tra Milano e Palermo su rigenerazione urbana ed edilizia"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - “Il link tra Milano e Palermo è basato sulla rigenerazione urbana e sul tema dell’edilizia. Noi dobbiamo in questo momento interrogarci soprattutto su tutto quello che è stato fatto dopo la seconda guerra mondiale sui quartieri popolari, di trovare delle soluzioni per andare a rigenerare interi quartieri e soprattutto dare una risposta abitativa. Questo vale in particolare per le grandi aree urbane e sicuramente per riqualificare zone che al momento hanno difficoltà, anche legate al degrado ma soprattutto intrinsecamente legate al fatto che spesso questi edifici sono stati fatti con materiali poveri e oggi dopo tanti anni hanno bisogno di alta manutenzione e non sono più adatti anche all’esigenze del 2025”. Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo.
    "Credo che più si parla, più si fa una comunità unita da nord a sud del paese, meglio è - aggiunge -. Bisogna costruire anche il fatto che il nostro paese a livello mondiale debba giocare in Serie A e per farlo bisogna che le differenze che sono splendide del nostro territorio però si sintetizzino in un'offerta nazionale che deve dare la stessa dignità agli abitanti di tutta Italia e soprattutto parlare una lingua comune e avere degli obiettivi comuni. Credo che la rigenerazione urbana possa esserlo, perché è un elemento che vuol dire anche la riqualificazione di città. Noi abbiamo le città più belle del mondo, ma molto spesso abbiamo una difficoltà enorme, anche per le leggi che ci siamo dati, a riuscire in qualche modo ad adeguare gli edifici a quelle che sono le nuove esigenze abitative”. xd6/vbo/gtr
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    2 min
  • Rixi "Legame tra Milano e Palermo su rigenerazione urbana ed edilizia"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - “Il link tra Milano e Palermo è basato sulla rigenerazione urbana e sul tema dell’edilizia. Noi dobbiamo in questo momento interrogarci soprattutto su tutto quello che è stato fatto dopo la seconda guerra mondiale sui quartieri popolari, di trovare delle soluzioni per andare a rigenerare interi quartieri e soprattutto dare una risposta abitativa. Questo vale in particolare per le grandi aree urbane e sicuramente per riqualificare zone che al momento hanno difficoltà, anche legate al degrado ma soprattutto intrinsecamente legate al fatto che spesso questi edifici sono stati fatti con materiali poveri e oggi dopo tanti anni hanno bisogno di alta manutenzione e non sono più adatti anche all’esigenze del 2025”. Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo.
    "Credo che più si parla, più si fa una comunità unita da nord a sud del paese, meglio è - aggiunge -. Bisogna costruire anche il fatto che il nostro paese a livello mondiale debba giocare in Serie A e per farlo bisogna che le differenze che sono splendide del nostro territorio però si sintetizzino in un'offerta nazionale che deve dare la stessa dignità agli abitanti di tutta Italia e soprattutto parlare una lingua comune e avere degli obiettivi comuni. Credo che la rigenerazione urbana possa esserlo, perché è un elemento che vuol dire anche la riqualificazione di città. Noi abbiamo le città più belle del mondo, ma molto spesso abbiamo una difficoltà enorme, anche per le leggi che ci siamo dati, a riuscire in qualche modo ad adeguare gli edifici a quelle che sono le nuove esigenze abitative”. xd6/vbo/gtr
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  • Rixi "Legame tra Milano e Palermo su rigenerazione urbana ed edilizia"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - “Il link tra Milano e Palermo è basato sulla rigenerazione urbana e sul tema dell’edilizia. Noi dobbiamo in questo momento interrogarci soprattutto su tutto quello che è stato fatto dopo la seconda guerra mondiale sui quartieri popolari, di trovare delle soluzioni per andare a rigenerare interi quartieri e soprattutto dare una risposta abitativa. Questo vale in particolare per le grandi aree urbane e sicuramente per riqualificare zone che al momento hanno difficoltà, anche legate al degrado ma soprattutto intrinsecamente legate al fatto che spesso questi edifici sono stati fatti con materiali poveri e oggi dopo tanti anni hanno bisogno di alta manutenzione e non sono più adatti anche all’esigenze del 2025”. Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo.
    "Credo che più si parla, più si fa una comunità unita da nord a sud del paese, meglio è - aggiunge -. Bisogna costruire anche il fatto che il nostro paese a livello mondiale debba giocare in Serie A e per farlo bisogna che le differenze che sono splendide del nostro territorio però si sintetizzino in un'offerta nazionale che deve dare la stessa dignità agli abitanti di tutta Italia e soprattutto parlare una lingua comune e avere degli obiettivi comuni. Credo che la rigenerazione urbana possa esserlo, perché è un elemento che vuol dire anche la riqualificazione di città. Noi abbiamo le città più belle del mondo, ma molto spesso abbiamo una difficoltà enorme, anche per le leggi che ci siamo dati, a riuscire in qualche modo ad adeguare gli edifici a quelle che sono le nuove esigenze abitative”. xd6/vbo/gtr
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  • Schifani "Abbiamo cambiato un terzo dei dirigenti regionali"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - "Pe quanto riguarda la burocrazia regionale abbiamo già fatto il primo turno di rinnovamento, cambiando un terzo dei dirigenti, inserendo nuovi dirigenti ed evitando che potessero essere riconfermati i direttori che da lì a un anno andavano in pensione. Ho bisogno di innestare nuove energie, nuove risorse. Abbiamo adottato anche il principio rigorosissimo della rotazione previsto dall'anticorruzione e devo dire su questo siamo stati inflessibili al di là degli appelli di alcune associazioni e categorie che secondo me sono inopportune, perché le ingerenze delle associazioni, nel momento in cui la regione è chiamata a fare scelte, nel loro interesse sono secondo me non condivisibili". Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine del "Forum Milano-Palermo", al Teatro Massimo, nel capoluogo siciliano. xd6/vbo/gtr
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  • Schifani "Abbiamo cambiato un terzo dei dirigenti regionali"
    Feb 24 2025
    PALERMO (ITALPRESS) - "Pe quanto riguarda la burocrazia regionale abbiamo già fatto il primo turno di rinnovamento, cambiando un terzo dei dirigenti, inserendo nuovi dirigenti ed evitando che potessero essere riconfermati i direttori che da lì a un anno andavano in pensione. Ho bisogno di innestare nuove energie, nuove risorse. Abbiamo adottato anche il principio rigorosissimo della rotazione previsto dall'anticorruzione e devo dire su questo siamo stati inflessibili al di là degli appelli di alcune associazioni e categorie che secondo me sono inopportune, perché le ingerenze delle associazioni, nel momento in cui la regione è chiamata a fare scelte, nel loro interesse sono secondo me non condivisibili". Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine del "Forum Milano-Palermo", al Teatro Massimo, nel capoluogo siciliano. xd6/vbo/gtr
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