Parenting Outdoors

As children, we learn that trying to put a square object in a round hole of the same size will never work. A piece of wrong shape and description just will not fit together, even if we try to force it. When we pause, and analyze what works, what does not work, and why, we begin to assemble the piece in perfect harmony. Anticipating that the same can be applied to human relationships, John sets out to track down and understand the secrets formula that only a few couples experience in life and reveals it within.

Overachiever Joe Theismann had reached the pinnacle of success as an elite NFL quarterback, with a Super Bowl victory and NFL MVP award. But the memory that sticks with many fans is the gruesome injury - his leg was shattered on Monday Night Football - that ended his career. The end of his days on the gridiron wasn't the end of life for Theismann, though. In How to Be a Champion Every Day, Theismann recounts stories from his impressive career, providing an inspirational guide for how to succeed on a team, in your career, and in your everyday life.

Gonzalo Zapata es el más grande de los maratonistas amateur de Chile. Tras un cambio en su vida, pasó de trabajar siete días a la semana a encontrar el equilibrio a través de la práctica del running. Se plateó un desafió singular: correr, durante un año, las seis grandes maratones del mundo. A través del relato de su experiencia en Tokio, Boston, Londres, Berlín, Chicago y New York, nos comparte su testimonio y además, nos entrega las claves para abandonar la vida sedentaria y atreverse a experimentar el placer del running

Discover the mental advantage used by the PGA pros. Learn how to use the secret the pros use in Laura King’s latest book, Awesome Golf Now. You can control your mental game and break through the internal barriers that are holding you back by using hypnosis and neuro-linguistic programming (NLP). Laura King, author of Awesome Golf Now, has personally helped professional golfers from the PGA, Champions, and LPGA Tours improve their games through visualization and hypnosis. In her book, Laura walks you through the same powerful techniques she uses with her personal clients.

A mistake is nothing more than a miss-take, a misstep on your journey through life and therefore should be considered as a stepping stone on your path that can be utilized to get you back on track to where you want to go. The values you have in life can be influenced by faith, culture, or any number of other reasons; your values are important to you, but not necessarily the rest of the world, and the things you value in life are the foundations you build on in daily life.

From the New York Times best-selling author of Brady vs. Manning and dean of football writers - an audiobook that explores the many interesting facets to NFL quarterbacks and their relationships with their fathers. My First Coach goes behind the scenes to explore the unique relationship between these and other quarterbacks and their fathers, as well as investigate various approaches to parenting through their stories. Can young athletes overcome helicopter parents? How did the kids with NFL aspirations deal with their fathers who'd already made it?

È il 22 luglio 1945. Siamo in Nord Dakota, ed è in corso una partita di baseball. Il pubblico è composto da bianchi. Nell'intervallo un corridore di colore sfida prima i più veloci tra i giocatori delle due squadre, poi addirittura un cavallo da corsa. Fa caldo, ma Jesse, trentatrè anni e un fisico invidiabile, sembra pronto a ripetere il solito spettacolo: l'uomo che corre più veloce del cavallo.

Nato alle Hawaii come vera e propria filosofia di vita il surf ha cavalcato le onde dell’oceano per diffondersi a macchia d’olio in tutto il mondo. Esploso come contro-cultura negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra il surf infatti ha attraversato la storia della società statunitense per diventare un fenomeno sportivo e culturale mondiale senza precedenti. Questo libro racconta la storia del surf così come la conosciamo oggi, ma anche le storie dei grandi protagonisti di questa disciplina: Eddie Aikau, Gerry Lopez, Mark Slater, Mickey Dora.

Quattro medaglie d'oro sono quattro medaglie d'oro. Ma quattro medaglie d'oro vinte da un nero dell'Alabama in faccia a Hitler sono un'altra cosa. Il granello che inceppa la macchina di quelle celebrazioni del nazional-socialismo che furono i giochi di Berlino del '36. Lui. James Cleveland Owens, detto Jesse. Il figlio del vento e di un povero agricoltore emigrato in Ohio per provare a sfamare lui e i suoi nove fratelli.

Cuba. La rivoluzione. Lo sport. Queste le tre parole principali del vangelo personale di Alberto Juantorena. Alcuni amici lo chiamavano il peggior giocatore di pallacanestro mai visto. Lui si era innamorato di quello sport. Rimbalzo, corsa, salto, canestro. L'allenatore polacco Zygmunt Zabierzowski lo convinse però a provare altro. La velocità. Dedicati ai 400 e agli 800 metri i suoi 84 chili per 1.90 di altezza divennero un prototipo di fenomeno. Musiche originali: Gianluigi Carlone.

È l'alba del 5 settembre a Monaco di Baviera. I Giochi delle XX Olimpiadi dell'era moderna stanno per entrare nella seconda settimana. Tutto il mondo, non solo quello sportivo, parla di un nuotatore statunitense, Mark Spitz, vincitore di ben 7 medaglie d'oro, sette record del mondo. È l'alba quando, nel villaggio olimpico ancora addormentato, otto uomini scavalcano senza difficoltà la rete di recinzione. Sono armati, fanno parte di un commando dell'organizzazione palestinese "Settembre nero". E' l'alba e qualcuno bussa alla porta della camera di Mark Spitz.

To runners around the world, Dr. George Sheehan, author of the landmark New York Times best seller Running and Being, was nothing short of a guru - the country’s “greatest philosopher of sport”. But to his son Andrew, who had spent his entire boyhood longing for the attention and approval of an emotionally distant father, he was an incomprehensible paradox: a lifelong loner, who was now sunning himself in the spotlight of the nation’s press; a hero to millions, who seemed to have no time for his own son.

Stadio Lenin, Mosca, 26 luglio 1980. Finale del salto in alto. In pedana due donne: la tedesca dell'Est Rosemarie Ackermann, prima donna al mondo a superare il "muro" dei due metri, già campionessa olimpica a Montrèal 1976 e Sara Simeoni, medaglia d'argento a Montreal, alla quale è "toccato" per ben due volte alzare l'asticella a 2,01 mt. Tutti gli esperti si attendono questo duello, il pallottoliere degli scontri diretti dice 6 a 2 per la Ackermann.

Fai una cosa che ti sembra straordinaria. E ti rendi conto che non è proprio la cosa più semplice in un'Olimpiade. Ma non ne puoi godere a pieno l'eccezionalità, perché quando verrà, non battuta, ma solo eguagliata, tu non ci sarai già più. È quello che è successo a Paavo Nurmi, il finlandese volante. Così era stato soprannominato. La cosa eccezionale che Nurmi ha fatto è stata vincere nella stessa edizione delle Olimpiadi la gara dei 1500 metri e quella dei 5000.

La storia degli atleti è il racconto dei successi, delle medaglie, delle vittorie, dei record. Quello che spesso non si racconta però sono gli episodi. Quelle piccole cose che possono interrompere la carriera di un atleta di successo. Piccole cose che spesso non c'entrano con lo sport. Come è sucesso a Gabriella Dorio.

Dieci. La perfezione. Un punteggio che alle olimpiadi, nella ginnastica artistica, non si era mai visto prima. Non c'era riuscita Korbut, dominatrice di Monaco '72. Non c'era riuscita Latynina che di medaglie olimpiche ne aveva vinte addirittura diciotto. Per la perfezione si sarebbe dovuto attendere il 1976. E una ragazzina rumena di quattordici anni. Si chiama Nadia Comaneci. Quando si presenta in pedana per l'esercizio alle parallele asimmetriche ha un body bianco, il numero 73 e i capelli raccolti in un codino. Si alza un istante sulle punte, prende una breve rincorsa e poi.

Dire che Edwin Moses sia stato il più grande interprete dei 400 ostacoli di ogni tempo è dire tanto. Ma è anche non dire abbastanza. Per più di un decennio è stato semplicemente un'altra cosa. Non tanto per i due ori olimpici, per i record mondiali battuti. Nemmeno per quell'imbattibilità durata esattamente nove anni, nove mesi e nove giorni che gli ha fruttato una sequenza interminabile di 122 vittorie consecutive.

Teófilo Stevenson, pugile cubano a cavallo degli anni '70 e '80 ha vinto quasi tutto, ma ha anche subito le sue sconfitte. Venti. Venti combattimenti li ha persi su 321. Quando Don King, gli offrì una borsa di due milioni di dollari per combattere contro Mohammed Alì lui rispose: "Preferisco l'affetto di 8 milioni di cubani al valore di 2 milioni di dollari. E non cambierò la mia opinione per qualsiasi cifra mi potrà offrire".

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"Lunedì 6 corrente furono organizzate le feste per i giuochi olimpici. L'aspettativa grandissima che vi era per questi giuochi non fu certamente superiore al risultato. La prima giornata fu splendida e per il concorso del pubblico e per i giuochi stessi che dal lato sportivo nulla lasciarono a desiderare." Così scrisse la neonata Gazzetta dello Sport il 13 aprile 1896.