• Il Parco Nazionale Tosco-Emiliano, Zavattini e il Passo del Cerreto da «Viaggetti In Emilia»

  • Feb 7 2025
  • Length: 10 mins
  • Podcast

Il Parco Nazionale Tosco-Emiliano, Zavattini e il Passo del Cerreto da «Viaggetti In Emilia»

  • Summary

  • Mi trovavo esattamente dove volevo stare e così presi tempo per imprimere nella mia memoria quel fantastico paesaggio appenninico.
    L'orizzonte era dominato dal Monte Orsaro e dal Monte Marmagna che insieme al vicino Monte Valloria sono le sentinelle settentrionali del Parco Nazionale Tosco-Emiliano.
    Nato il 21 maggio 2001 nell'intento di tutelare una vasta area sul finale fra Emilia e Toscana, col tempo aveva reso questo territorio da Appennino terreno fertile per nuove e sempre più affascinanti opportunità.
    Più o meno con queste parole, Fausto Giovanelli, presidente del parco aveva cercato di spiegare che il parco racchiude "una magia, prodotto di storia e geografia, prodotto di attraversamenti millenari da parte dei pellegrini della Francigena e gli attraversamenti un po' più moderni di camminatori ed escursionisti che fanno il Sentiero Italia.
    Due grandi percorsi europei entrambi in direzioni Nord-Sud, entrambi al confine tra Europa e Mediterraneo".
    Volenti o nolenti, chi ha avuto in sorte di nascere, dal dopoguerra in avanti, nel Bel Paese, è impastato sì di commedia all'italiana ma soprattutto di neorealismo e deve più di qualcosa a Zavattini.
    Il grande sceneggiatore, nato a Luzzara nella Bassa Reggiana, aveva un forte legame con Cerreto Alpi, località dell'Alto Appennino dove la sua famiglia gestiva l'albergo Posta in località La Cappellina (dopo la vendita del caffè Luzzara).

    Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Viaggetti In Emilia» https://penisolabella.blogspot.com/2025/01/audiolibro-viaggetti-in-emilia-fuori.html

    Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, autori nel 2024 di questo diario di viaggio, marchigiani di San Benedetto del Tronto, sono scrittori e viaggiatori "terranauti", dediti cioè con passione all'arte del viaggiare lento, fuori dai circuiti del turismo ordinario e in genere con il trasporto pubblico.La geografia dei corsi d'acqua e delle Valli li guida alla ricerca dell'osteria perduta, piacevolmente trascinati da un'onda anomala di luoghi, persone comuni e personaggi noti, scrittori, poeti, trattorie, cibi, libri, vini, film, canzoni, montagne, fiumi ...
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