La santa Madre di Dio, persona cardinale della fede cristiana, nonché titolare della Cattedrale di Firenze, nell'immaginazione poetica della puntata prende voce e si rivolge agli ascoltatori parlando di sè, sia come donna vissuta nella Palestina di duemila anni fa, quindi della sua vita terrena come descritta nei Vangeli e nella Legenda, sia come Regina celeste, e in quanto tale della sua centralità nella storia, nella fede e nella cultura cristiana. Il discorso e i racconti che vi sono compresi si svolgono servendosi delle opere di architettura, scultura e pittura delle nostre collezioni, e in particolare della Madonna dagli occhi di vetro di Arnolfo di Cambio. Questa Maestà marmorea, già nel timpano centrale della facciata medievale e ora nel Museo è la più importante “Madonna” della Firenze antica; umana e divina insieme, segno della rivoluzione francescana nell’arte. La “figura” di Maria, si propone agli ascoltatori in chiave archetipica, universale, di donna di purezza immacolata e di maternità accogliente.