Sull'autobus che va da Novellara a Rio Saliceto, l'autista Antonio, di Napoli, vive nelle terre reggiane da molti anni, ma non ha mai sentito parlare di Villa Pirondini.
Chiedo a un contadino che sta potando la vigna se conosce Villa Pirondini; «Certo, e più avanti, ma è disabitata da tempo. Chi cerchi?». Fantasmi, rispondo.
Villa Pirondini quasi non si vede dalla strada, seminascosta alla fine di un vialetto sterrato in corrispondenza della palina del bus della linea Rio Saliceto-Correggio.
Se si ha in mente la copertina del disco dei CCCP non si può sbagliare.
Nonostante sia coperta in parte dalle cascate di edera, il suo colore rosa salmone la rende inconfondibile.
Questa magione settecentesca che racchiude le storie di famiglie di agricoltori al servizio dei campi intorno, che è stata anche scuola di campagna, è un monumento del rock italiano.
Se ci fosse un esame di archeologia musicale, Villa Pirondini sarebbe senza dubbio sul programma, perché al suo interno, adattato a studio di registrazione, nell'estate del 1990 si ritrovarono i CCCP fedeli alla linea per registrare il loro disco testamento prima di sciogliersi nell'autunno successivo.
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Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, autori nel 2024 di questo diario di viaggio, marchigiani di San Benedetto del Tronto, sono scrittori e viaggiatori "terranauti", dediti cioè con passione all'arte del viaggiare lento, fuori dai circuiti del turismo ordinario e in genere con il trasporto pubblico.La geografia dei corsi d'acqua e delle Valli li guida alla ricerca dell'osteria perduta, piacevolmente trascinati da un'onda anomala di luoghi, persone comuni e personaggi noti, scrittori, poeti, trattorie, cibi, libri, vini, film, canzoni, montagne, fiumi ...